lunedì 5 gennaio 2015

venerdì 12 settembre 2014

Alla lotteria più importante

Omaggio alla lotteria gametica:

"Se qualche volta sei giù di morale,
  sappi che sei un essere speciale.
  Alla vita dovresti essere grato
  perchè giungure quì è stato molto complicato.
  Infatti i tuoi geni, per poterti far nascere,
  miliardi di avversari han dovuto sconfiggere.
  Ma alla fine essi hanno trionfato,
  e tu finalmente sei nato.
  In conclusione, non sentirti mai afflitto
  perchè alla lotteria più importante hai vinto!"

                                                      G. Pellegrino

mercoledì 29 gennaio 2014

Se sei sexy, ti tirano le pietre! Ah le donne!


Esemplare di Cebo striato
Chi vuole accoppiarsi scagli la prima pietra.
 È un po' questo il mantra delle femmine di cebo striato (Cebus libidinosus), che lanciano sassi contro i loro oggetti del desiderio; lo ha raccontato uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. È la prima volta che un simile comportamento viene osservato in natura, nonostante questi animali siano noti per le loro abilità nell'utilizzo di utensili. 
Tipicamente infatti, per far capire che sono pronte per accoppiarsi e attirare l'attenzione maschile, le femmine di cebo striato fanno il broncio, emettono forti gemiti, oppure mettono in atto il comportamento tocca e scappa                                                                      

Architetti di natura

Chi ha detto che gli esseri umani sono gli unici animali in grado di costruire abitazioni

 complesse e ambiziose strutture? Esempi di invenzioni animali:


  • Le vespe: Case di carta

Ben prima che l'uomo pensasse di scrivere su un foglio di papiro, le vespe avevano già inventato la carta. Le vespe del genere Polistes infatti raccolgono frammenti di legno e fibre vegetali e le masticano fino a produrre una polpa morbida con cui costruiscono il nido. Una volta asciutta, la polpa si indurisce e diventa la struttura di una casa durevole e persino impermeabile. Il nido delle vespe è composto da celle esagonali in cui si sviluppano le larve, la quali hanno spesso anche una sorta di "busta" di carta che le protegge dai parassiti. Via via che la colonia aumenta di numero, anche il nido cresce con loro, grazie alle nuove generazioni di vespe che costruiscono altre celle. Un nido "maturo" può contarne anche 200. D'inverno il nido si distrugge, e le vespe devono costruirne uno nuovo ogni primavera.

  • Le termiti: Le cattedrali delle termiti

Lo Stato del Northwest Territory, in Australia, è punteggiato dalle spettacolari "cattedrali" costruite dalle termiti, strutture che possono sfiorare anche i cinque metri di altezza. Costruite con fango, legno masticato, saliva e feci degli insetti, ogni cattedrale costituisce una sorta di metropoli autosufficente. Sottoterra, le colonie delle termiti possono estendersi anche per ettari. L'acqua viene raccolta grazie alla condensa che si forma all'interno della struttura, più fresco dell'esterno, e alcune termiti arrivano a "coltivare" con materia vegetale degli orti di funghi sotterranei che servono a sfamare l'affollata metropoli.

  • I tricotteri: Insetti gioiellieri
I tricotteri sono piccoli insetti acquatici simili alle falene, ma danno il meglio di sé come architetti quando sono allo stato larvale. Alcune specie infatti, in questo stadio, vivono in una sorta di capsula protettiva che costruiscono mescolando la propria seta con qualunque altro materiale che trovano attorno a se. All'inizio degli anni Ottanta, l'artista francese Hubert Duprat ha messo a frutto l'abilità delle larve di tricotteri: circondandole di materiali prezioni - scaglie d'oro, perle, opali e turchesi, le ha "costrette" a produrre delle capsule-gioiello (nella foto) che sono delle vere e proprie opere d'arte.

martedì 28 gennaio 2014

Pikaia gracilens: la regina dei cordati

Ricostruzione Pikaia

Possibile fossile di Pikaia
La Pikaia gracilens è uno dei cordati più antichi che si conoscano. Visse nel Cambriano medio (circa 505 milioni di anni fa) e i suoi resti sono stati rinvenuti nel ben noto giacimento di Burgess, in Canada. Il corpo di questo organismo, lungo circa cinque centimetri, presenta notevoli somiglianze con quello dell’attuale anfiosso (Branchiostoma lanceolatum). Allungato, compresso lateralmente e dotato di fasci diagonali, il corpo era però dotato di una struttura chiaramente visibile che lo percorreva dal capo all’estremità posteriore, con ogni probabilità una notocorda (una formazione rigida che dà il nome al nostro phylum, dalla quale si è originata la colonna vertebrale). La parte posteriore della Pikaia era particolarmente espansa e appiattita, a formare una sorta di pinna con la quale probabilmente questo animale si muoveva attraverso l’acqua. La parte anteriore dei fossili reca una sorta di capo distinto, dotato di due piccole protuberanze simili ad antenne, mentre altre piccole strutture, simili a barbi o pedicelli, erano presenti immediatamente dietro le “antenne”.

Struttura gerachica Pikaia gracilens:
Dominio:Eucarioti
Regno:Animali
Phylum:Cordati
Genere:Pikaia
Specie:Pikaia gracilens